Una marca: è una relazione
Una marca: una relazione emozionale
Non basta più rendere una marca (prodotto/servizio/struttura ricettiva) famosa o conosciuta per una massa di consumatori anonimi, bisogna invece creare una relazione singolare, emozionale, tra una marca e i suoi utenti:
bisogna creare un marketing della relazione >>> riunire la gente, perché non basta solo la visibilità.
Un’identità forte e coerente
Per fare questo è necessario che la marca (prodotto/servizio/struttura ricettiva) ritrovi
un’identità forte e coerente,
che parli sia ai consumatori sia ai collaboratori dell’azienda (dipendenti, fornitori, investitori) e condensi in un racconto coerente tutti gli elementi costitutivi dell’azienda (brand heritage marketing)
- la sua storia,
- la natura dei prodotti che fabbrica,
- la qualità del servizio che offre alla clientela,
- il comportamento nei confronti dell’ambiente.
Quando avete un prodotto che è identico ad un altro prodotto, ci sono vari modi per vincere la concorrenza.
O si abbassa il prezzo (ed è la soluzione più stupida) o si crea il valore del prodotto raccontando la sua storia (la soluzione vincente).
Le marche devono essere costruite sulla base di una storia,
una storia onesta, autentica, che racconta i suoi valori che sono i valori personali del consumatore.
Il marketing narrativo
Lo scopo del marketing narrativo non è più semplicemente convincere il consumatore a comprare il prodotto, ma anche farlo immergere in un universo narrativo, coinvolgerlo in una storia credibile.
Lo scopo del marketing narrativo non è di stimolare la domanda, ma di offrire un racconto di vita che propone dei modelli di comportamento:
La marca è una relazione che racconta un universo di fantasie e valori
Le marche sono portatrici di un “universo”: ci aprono la strada ad un racconto di fantasia, la cui ambizione non è più rispondere ai bisogni o crearli, ma realizzare una convergenza di “visioni del mondo”.
“la gente non vuole più informazioni,
vuole credere, in te,
nei tuoi fini, nel tuo successo,
nella storia che tu racconti: è la fede a smuovere le montagne e non i fatti.
I fatti non fanno nascere la fede.
La fede ha bisogno di una storia che la sostenga, una storia significativa che sia credibile
e
che
ispiri
fiducia”,
Annette Simmons
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